“USM-AM” sintetizza il cambiamento relativo al nome della nostra associazione: da Unione Svizzera del Metallo ad AM Suisse. “12/21“ vuole per contro riassumere il periodo durante il quale ho avuto il piacere di prendere parte alla gestione di questa importante associazione a livello ticinese: 12 anni come membro del Comitato direttivo e 21 in qualità di presidente. Per due legislature sono inoltre stato membro del Comitato centrale a livello nazionale.
Trentatre anni ricchi di soddisfazione ma anche densi di responsabilità: un impegno importante volto a garantire un continuo miglioramento del settore in rapporto alla formazione, alle condizioni quadro ma anche all’immagine della categoria stessa. In questi anni abbiamo assistito nondimeno a una notevole evoluzione relativa al settore sia dal profilo dei contenuti tecnici che dei materiali impiegati ma altresì in relazione al posizionamento, con riferimento al ruolo ricoperto dal settore delle metalcostruzioni per rapporto all’edilizia in generale. Anni in cui il segretariato, come pure l’intera infrastruttura dedita alla formazione professionale, si sono notevolmente evolute adeguandosi alle diverse esigenze, sia associative che formative, rivendicate in contesti differenti. Unicamente associazioni ben strutturate sono in grado di fronteggiare numerosi impegni, correlati a esigenze nate dai propri associati, facendosi trovare pronte nell’assecondare l’evoluzione del proprio settore di riferimento.
La nostra associazione mantiene un legame importante con la propria sede centrale di Zurigo da cui riceve un supporto di carattere generico in diversi ambiti; la sezione ticinese gode in ogni caso di una certa autonomia ed adattabilità in rapporto al contesto cantonale. Nei miei 6 anni di presenza all’interno del Comitato centrale di Zurigo ho avuto modo di migliorare relazioni e sinergie bilaterali a dimostrazione di come una nostra partecipazione, in consessi d’oltralpe, risulti importante al fine di migliorare la comprensione reciproca e il conseguente raggiungimento di obiettivi spesso comuni. Chiaramente affrontare aspetti riferiti all’attività di una associazione padronale su scala nazionale implica una diversa visione rispetto ad una realtà cantonale; in quest’ultimo ambito si percepiscono i dettagli, com’è normale che sia, per cui la complementarietà dei due contesti risulta fondamentale.
In questi anni ho avuto la possibilità di conoscere molta gente in ambiti diversi, un ringraziamento agli associati che mi hanno sempre sostenuto, offrendomi questa opportunità, è pertanto doveroso. Ho avuto molti colleghi di Comitato con i quali, pur essendo concorrenti, è sempre stato possibile instaurare un ottimo rapporto, rapporto anche di amicizia. Relazioni in ogni caso molto collaborative e finalizzate a portare avanti gli interessi dell’intero settore in un contesto cantonale con interventi anche a livello nazionale.
Alcuni progetti significativi, relativi al nostro Cantone, hanno permesso di mettere in evidenza la nostra sezione regionale in relazione ad un contesto nazionale soprattutto per ciò che concerne la formazione professionale:
Area del metallo
Un progetto che ha permesso ai nostri giovani apprendisti di poter incrementare notevolmente il tempo dedicato alla frequenza dei corsi interaziendali favorendo, in tal modo, un migliore approfondimento relativo a diverse tecnologie operative non sempre presenti in azienda. Una maggiore preparazione supportata da istruttori, in grado di promuovere un approccio più professionale nella divulgazione del sapere.
Cosi preparatori agli esami superiori EP/EPS
Dando seguito a una prima edizione, svoltasi nel 1997, è stato possibile garantire 3 successivi cicli formativi finalizzati all’ottenimento dei seguenti titoli superiori: Capo-officina e di montaggio AFP, Disegnatore metalcostruttore APF, Maestro metalcostruttore con diploma federale. Progetto questo che ha permesso di formare un numero considerevole di quadri e quadri intermedi non solo in relazione agli organici aziendali ma anche allo scopo di potenziare il settore formativo, fondamentale per uno sviluppo continuo.
Sono solo alcuni, tra gli esempi che hanno permesso di migliorare il contesto formativo cantonale.
La nostra associazione è stata, unitamente a ASFMS (Associazione Svizzera Fabbricanti Mobili e Serramenti), parte attiva nella fondazione di UAE (Unione Associazioni dell’Edilizia) contribuendo in modo determinante al suo sviluppo. Sviluppo che ha permesso all’artigianato edile di mantenere un ruolo sinergico ma anche di riferimento nel nostro Cantone in relazione a tematiche trasversali alle associazioni. Condizioni quadro favorevoli e la messa in valore di competenze artigianali rappresentano indubbiamente elementi fondamentali in relazione alla crescita della nostra economia, compresa quella artigianale.
Una nota meno positiva, per quanto attiene questo lungo periodo di appartenenza, riguarda il cambiamento, voluto a livello nazionale, relativo alla corporate image dell’associazione a partire da logo e denominazione. USM (Unione Svizzera del Metallo) ha lasciato il posto ad AM Suisse – acronimo di Agrotec Suisse e Metaltec Suisse – meno identificativo rispetto al primo, a mio modo di vedere, ed essenzialmente finalizzato ad armonizzare l’immagine a livello federale, obbiettivo forse raggiunto ma a scapito di una perdita di identità e di storia.
Concludendo ringrazio gli associati che mi hanno dato fiducia per molti anni, il segretariato cantonale, in particolar modo Cristina Resmi direttrice AM Suisse Ticino e Barbara Soer, tutti gli istruttori in particolare Stefano Solari direttore dei corsi e tutti i membri delle Commissioni e del Comitato direttivo che si sono avvicendati al mio fianco in questo lungo percorso.
Come accade per qualunque attività, è possibile raggiungere importanti obiettivi unicamente grazie ad una squadra vincente. Al nuovo presidente, Fabio Cameroni, unitamente ai nuovi membri di Comitato auguro un futuro ricco di soddisfazioni.
Grazie!