Il diritto successorio è cambiato! … e fortunatamente è stato modernizzato. Possiamo dire, ora, che sarà più idoneo a supportare e accompagnare i diversi aspetti della vita familiare. Le modifiche accolgono maggiori libertà di disporre delle proprie sostanze e una meno vincolata gestione per il testatore, finalizzata ad una maggior possibilità di destinazione dei propri beni.
Negli ultimi anni si è discusso molto sulle modifiche da portare al diritto successorio. Quest’ultimo è stato oggetto di un profondo cambiamento entrato in vigore ad inizio 2023. Tra le novità già in vigore e quelle che saranno introdotte, sicuramente, le norme più favorevoli al trasferimento dell’impresa all’interno della famiglia rivestono un interesse particolare. Il passaggio generazionale è un tema di grande attualità e la precedente normativa, ormai vecchia di 100 anni, non permetteva di soddisfare i cambiamenti intervenuti anche nella continuazione del patrimonio familiare sotto forma di impresa.
Vediamo i punti salienti della riforma considerando il caso, dall’inizio 2023, di coniugati con discendenti. Un primo passo è stato fatto per la riduzione delle legittime previste di Legge. Cosa significa e cosa sta cambiando? Se esiste o non esiste testamento o contratto successorio la Legge stabilisce come suddividere l’eredità. Dal 1° gennaio 2023 le porzioni protette del patrimonio sono ridotte oppure cancellate, quindi si potrà dividere una maggior parte dell’eredità con testamento o contratto successorio.
Brevemente esponiamo la suddivisione per successione di un patrimonio ereditario:
- Quota ereditaria: spetta per Legge ad una persona, fatte salve diverse disposizioni del testatore per mezzo di testamento.
- Porzione legittima: è la soglia minima a cui ha diritto un individuo per l’eredità, è inferiore alla quota ereditaria stabilita dalla Legge. Deve essere evidenziato che non tutti gli eredi hanno diritto alla legittima: solo la discendenza della persona defunta e il coniuge hanno diritto a questa porzione e, fino al 2022, anche i genitori nel caso in cui il defunto non avesse discendenti.
- Quota liberamente disponibile: è la parte di eredità al netto delle porzioni legittime, che il testatore può decidere di lasciare secondo le proprie volontà con il testamento o il contratto successorio.
In caso di testamento (o con contratto successorio) non tutto è possibile per la scelta di destinazione dell’eredità. La Legge stabilisce qual è il minimo che bisogna assegnare e chi sono i destinatari.
Di seguito confrontiamo i cambiamenti intervenuti per il testatore (coniugato e 2 figli) anche con la stessa normativa della vicina Penisola:
Legittimati – 1.1.2023 Svizzera Italia
Coniuge 1/4 1/4
Discendenti 1/4 1/2
Disponibile 1/2 1/4
Le persone che godevano della tutela della porzione legittima – fino alla fine del 2022 – erano il coniuge, i discendenti e i genitori in assenza di discendenti. Dal 1° gennaio 2023 lo sono il coniuge e i discendenti. I fratelli e le sorelle non godono della porzione legittima.
Un ulteriore passo verso la modernizzazione del diritto successorio tratterà il delicato tema del trasferimento – in ambito familiare – dell’azienda, cercandone una semplificazione. In quest’ambito gli studiosi di economia hanno più volte evidenziato che la continuità aziendale è una condizione fondamentale per il benessere del territorio. Purtroppo, nell’impresa familiare, questo valore è minato da molti fattori, non da ultimo dal passaggio generazionale.
La Commissione europea nella sua Raccomandazione 94/1069 ha caldamente invitato i suoi Stati a sensibilizzare e guidare gli operatori economici a risolvere i problemi che potrebbero nascere dalla successione, suggerendo di preparare il cambio generazionale per tempo.
In aggiunta, ha chiesto ai singoli Legislatori di introdurre nel diritto di famiglia e nel diritto successorio istituti che non ostacolino questa transizione.
La successione di azienda ha una grande rilevanza economica in qualsiasi Paese. I dati indicano che in Svizzera ci sono circa 563.000 PMI. Nel prossimo futuro gli imprenditori dovranno affrontare molti passaggi generazionali legati anche alle successioni di imprese. Le analisi mostrano che in questo delicato processo dovrebbero essere coinvolte almeno 15.000 aziende all’anno e, buona parte, potrebbero affrontare problemi di finanziamento legati ai conguagli e ai pagamenti non regolamentati dalle norme successorie.
Le successioni aziendali in ambito familiare saranno penalizzate nel caso di non predefinito destino della sostanza familiare e, soprattutto, in presenza di sbilancio nel patrimonio da suddividere tra gli eredi. Sostenere elevati pagamenti compensatori in favore di altri aventi diritto, tutelati dalle legittime, potrebbe mettere in crisi l’intero “sistema” famiglia.
Ciò comporterebbe – per un nucleo – una suddivisione dei beni (materiali e immateriali) atomizzata che minerebbe l’unitarietà della successione di un’impresa creata nel passato. La nuova revisione avrebbe l’obiettivo di considerare possibilità di dilazioni di pagamento quando immediati conguagli tra eredi creerebbero squilibri finanziari in capo ad uno dei beneficiari. Inoltre, nella pianificazione finanziaria dei pagamenti, potrebbero permanere problemi relativi alla determinazione del prezzo dell’asset ceduto e, soprattutto, legato alla variazione del valore nel tempo: nessuno si lamenterebbe se un’azienda trasferita oggi a 1.000, con pagamento dilazionato su 10 anni, sotto la gestione del nuovo proprietario-erede – dopo qualche anno – valesse 1.500. Come affronterebbe, invece, l’aspetto psicologico (e non solo) il nuovo proprietario-erede se dopo breve tempo la stessa valesse 500, restando legato ad un vincolo di pagamento decennale di 1.000? … riduzione avvenuta magari a seguito di passività potenziali già latenti il giorno della cessione. Revisione del prezzo? … con quali garanzie? … Quali soluzioni prospettare per aiutare?
Il trasferimento dell’impresa nella famiglia è una sfida che l’imprenditore vuole e deve vincere. Difficilmente le aspettative di ogni erede coincidono con i bisogni di gestione unitaria dell’azienda familiare. La posta in gioco è molto alta: il futuro di ciò che è stato creato negli anni!
Brevemente i diversi passaggi di modernizzazione nell’ambito di successione d’impresa sono identificabili nei seguenti:
- Attribuzione integrale di un’azienda nella divisione successoria, qualora non vi fossero altre disposizioni;
- La possibilità per l’erede rilevatario di ottenere dilazioni di pagamento nei confronti degli altri beneficiari per l’asset ricevuto;
- regole specifiche di standardizzazione per l’imputazione del valore dell’impresa nell’economia di suddivisione del patrimonio ereditario (Successione di imprese, messaggio numero 22049 del 10 giugno 2022, revisione del Codice Civile Svizzero).
Le modifiche introdotte nella successione consentiranno al testatore maggiore libertà di azione nella scelta di destinazione delle proprie sostanze.
Le nuove norme sono entrate in vigore, come scritto, il 1° gennaio 2023 e dovranno essere applicate anche alle volontà già esistenti e formalizzate se il testatore venisse a mancare successivamente alla data citata. Attendiamo i prossimi aggiornamenti per gli aspetti mancanti.
In Ticino siamo spesso abituati a confrontarci anche con la normativa della vicina Penisola.
Vediamo, brevemente, a titolo di comparazione come è stato affrontato il tema della successione aziendale in famiglia. Al fine di evitare contestazioni che sarebbe possibile risolvere solo in giudizio, l’ordinamento Italiano offre molteplici strumenti. Tra tutti, quello più idoneo ad arginare dissensi ed opposizioni farraginose, è l’istituto del Patto di famiglia.
Quest’ultimo, introdotto nella Legge, nasce per facilitare il passaggio generazionale in una famiglia che gestisce o possiede un’impresa o detiene partecipazioni nel suo capitale, offrendo la possibilità all’imprenditore e ai suoi eredi di trovare un accordo sugli aspetti più importanti della successione ereditaria anticipandone gli effetti.
Il patto di famiglia è disciplinato espressamente negli articoli del Codice Civile con lo scopo di agevolare il trasferimento di aziende e partecipazioni sociali all’interno del nucleo familiare, anticipando gli effetti della successione mortis causa dell’imprenditore, anche per prevenire liti ereditarie e favorire la continuità nell’attività d’impresa, includendo il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari se, al momento della conclusione del patto di famiglia, si aprisse la successione nel patrimonio dell’imprenditore.
La norma sul patto di famiglia prefigura dunque i seguenti trasferimenti:
- la donazione, di norma da padre a figlio, di un’azienda o di un pacchetto di partecipazioni societarie;
- un’attribuzione in natura o di denaro, agli altri familiari che non sono inclusi tra i beneficiari dell’azienda, a compensazione del “deficit” patrimoniale avuto per quanto ricevuto in donazione.
Siamo fiduciosi che il cambiamento delle norme introdurrà benefici e chiarezza per i passaggi generazionali non solo di un patrimonio generalizzato. Questo permetterà una miglior pianificazione del cambiamento generazionale in azienda prospettando alle famiglie di gestire il passaggio con regole più chiare, adeguandolo alle moderne esigenze di vita ed economiche.
Alessia Ronca,
Avvocato Civilista
Franco Confalonieri,
Dottore Commercialista
Docente Business Plan al Master of Advance Studies SUPSI