La pandemia, una guerra sul continente europeo, il rafforzamento continuo del franco, i problemi riscontrati nella “Supply Chain”, l’inflazione e la crisi energetica, rappresentano alcune delle cause. Malgrado ciò, il portafoglio ordini della maggior parte delle aziende svizzere resta molto positivo, in alcuni casi a livelli record.
Come si spiega questo effetto?
Le aziende svizzere hanno reagito rapidamente a questa situazione di cambiamenti continui, cogliendo l’opportunità di testare delle strategie di riorganizzazione aziendale che avrebbero richiesto diversi anni per essere implementate. Prendiamo ad esempio la pandemia, una situazione imprevedibile: a fronte della totale incertezza iniziale, si è poi assistito a una rapida tendenza delle aziende ad approfondire l’utilizzo delle risorse informatiche o ad accelerare l’implementazione del lavoro da casa, riducendo considerevolmente i costi e scoprendo nuove tecniche di supporto o di acquisizione di clienti.
L’interruzione dell’approvvigionamento di materie prime o di componenti elettronici, dovuto a varie situazioni di “lockdown”, ha evidenziato la fragilità delle catene di produzione. Ciò ha creato l’opportunità di rivalutare fornitori presenti sul territorio europeo, mostrando anche i benefici di avere partner competenti nelle vicinanze. Anche l’aumento dei costi di trasporto intercontinentale ha contribuito a favorire il riavvicinamento delle catene di approvvigionamento.
In diversi settori, la strategia del “just-in-time” è stata completamente rivista favorendo l’accumulo di un minimo di stock per garantire una fornitura in tempi allineati alla richiesta del mercato. A questo proposito, l’importanza di avere un termine di consegna attrattivo e affidabile è oggi un elemento negoziale importante. A fronte di un portafoglio d’ordini molto positivo, la gestione e il rispetto dei termini di consegna rappresentano una delle prossime sfide che le aziende svizzere dovranno affrontare, come pure l’opportunità di confermare che, oltre alla precisione, il rispetto dei termini di consegna è un caposaldo della cultura e dell’affidabilità svizzera.
Nel contesto odierno, il franco forte non ha compromesso l’attrattività delle aziende attive sul nostro territorio. Questo si spiega in parte dal fatto che, rispetto ai paesi vicini, in Svizzera l’inflazione resta decisamente più bassa. Si presenta dunque un rapporto qualità/prezzo equilibrato, ma più favorevole alla Svizzera che esporta, soprattutto per chi ha fornitori sul continente europeo.
Negli ultimi mesi abbiamo sentito parlare molto di strategia energetica; stiamo vivendo l’incertezza dell’aumento dei costi dell’elettricità e questo probabilmente è l’inizio di un nuovo cambiamento perché si è constatato quanto la dipendenza da una singola tecnologia sia limitante.
Ritornando a parlare di opportunità, ci sono diversi sviluppi tecnologici all’orizzonte: ad esempio, in Ticino esistono delle start-up e delle piccole aziende che stanno investendo molto nello sviluppo di energie alternative (solare, idrogeno, idroelettrico, geotermico, carburanti sintetici, ecc.) e all’orizzonte ci sono diverse idee molto innovative in rapida evoluzione.
Credo che presto avremo a disposizione diverse alternative che permetteranno alle aziende di continuare a produrre efficientemente, approfittando di una riduzione sostanziale delle emissioni. Queste tecnologie sviluppate in Svizzera sono già ricercate da diversi mercati esteri e generano un’ulteriore opportunità di crescita.
Switzerland Global Enterprise (S-GE), in quanto organizzazione non-profit con un mandato ufficiale dalla Confederazione svizzera, si impegna a supportare le aziende svizzere – dalla start-up alla PMI – nello sviluppo delle loro attività internazionali. Il grande valore aggiunto di S-GE è la sua rete globale con 26 Swiss Business Hub e 5 Trade Point installati presso le ambasciate e i consolati svizzeri in più di 30 Paesi. Nell’anno in corso abbiamo già sostenuto più di 3200 aziende! Se avete domande relative a un mercato estero non esitate a contattare l’ufficio di Lugano.
Luca Degiovannini,
Senior Director of S-GE Southern Switzerland
www.s-ge.com
Luca Degiovannini dirige la sede di Lugano di S-GE dal 1° agosto 2022. Ingegnere meccanico di formazione, ha lavorato presso Mikron Switzerland AG per 14 anni, dove ha assunto anche la funzione di Head of Sales. Luca Degiovannini ha iniziato la sua carriera professionale con un apprendistato di polimeccanico presso Interroll SA. È sposato, ha tre figli e vive a Lumino.