Di notte, l’impiego di una telecamera è, per principio, giustificato. L’impianto di sorveglianza è installato per motivi di sicurezza (prevenzione contro i furti) e non è finalizzato al controllo del personale. Di giorno, invece, tale impiego pone problemi. In linea di massima, si deve rinunciare a installare un impianto di videosorveglianza per controllare lo stato di avanzamento dei lavori, perché non è conforme al principio della proporzionalità (art. 4 cpv. 2 LPD).
La mancanza di proporzionalità è evidente anche nel rapporto tra il numero delle persone interessate alla sorveglianza e il numero dei lavoratori che ne sono oggetto. Se i lavoratori interessati non sono chiaramente informati sulle finalità perseguite, un sistema di sorveglianza può essere percepito anche come uno strumento di controllo del comportamento, tanto più che le telecamere, di regola, sono dotate di uno zoom che consente di identificare le persone e può essere dunque usato in modo illecito per controllare il comportamento.
La videosorveglianza sui cantieri è permessa soltanto se sono rispettate tutte le condizioni seguenti:
- si è in presenza di una situazione in cui non si può pretendere che lo stato dei lavori sia osservato quotidianamente, per cui è necessario effettuare delle riprese (l’architetto e l’impresario costruttore devono percorrere giornalmente una distanza considerevole per controllare lo stato di avanzamento dei lavori);
- le telecamere sono sostituite con un apparecchio fotografico digitale privo di zoom che effettua riprese solo un paio di volte al giorno, evitando in tal modo di controllare costantemente i lavoratori. L’impiego della telecamera sarebbe possibile solo se è girevole, vale a dire se è orientata verso il cantiere solo nel momento delle riprese. Negli altri momenti della giornata, dovrebbe essere rivolta verso un punto che non possa ledere né gli interessi dei lavoratori né quelli di terzi;
- per quanto possibile, le riprese sono effettuate solo durante le pause o al termine del lavoro;
- sono utilizzate tecnologie che rispettano la protezione dei dati, come i “Privacy Filters”;
- lo scopo delle riprese (risparmio dei costi, diminuzione delle spese di coordinamento, rapporti sullo stato di avanzamento dei lavori) e la necessità, il motivo e la frequenza giornaliera delle riprese (es. 2x/giorno) sono comunicati ai lavoratori interessati con esattezza e per scritto e la sorveglianza del comportamento è esplicitamente esclusa;
- le riprese sono messe a disposizione su Internet e l’accesso è garantito mediante una password solo a un numero limitato di persone e per una durata determinata, stabilita preventivamente e limitata nel tempo (es. durante il periodo dei lavori di costruzione).