Al centro delle competenze di una guida museale c’è la conoscenza della materia e degli oggetti esposti, ma non meno importanti sono la passione e la capacità di relazionarsi con il pubblico, di coinvolgerlo, di esprimersi con chiarezza, di utilizzare lo spazio e gli oggetti presenti nelle sale. La visita guidata mette in movimento un sistema articolato che va preparato prima dell’incontro con le visitatrici e i visitatori.
Per la prima volta in Svizzera, domenica 21 maggio, durante la mattinata dalle 10:00, queste strategie comunicative saranno insegnate a cinque studentesse e studenti Sordi dell’Università di inevra presso il Museo di Val Verzasca di Sonogno, che si distingue per l’innovazione nell’accessibilità dei suoi contenuti e delle sue offerte culturali. Gli studenti non sono estranei ai contenuti del Museo perché hanno già preso parte a una precedente iniziativa traducendo numerose leggende in lingua dei segni (www.museovalverzasca.ch/tappa3).
Lavoreranno con le guide del Museo e un regista e attore teatrale dell’Accademia Dimitri sulle tecniche del linguaggio del corpo. L’obiettivo è dotare gli studenti delle competenze necessarie per operare come guide, permettendo loro di partecipare attivamente al processo creativo di trasformazione della società in un ambiente sempre più inclusivo e, al contempo, arricchendo l’offerta culturale del museo.
Alle 15.00 le neo-guide simuleranno una visita al museo con un gruppo ristretto di persone udenti fra quelle che si presenteranno a quell’ora. Racconteranno quattro oggetti in mostra tipici della Val Verzasca – una pala da forno, un secchio in rame, antiche fotografie di emigranti verzaschesi, una
pietra locale – che recano con sé le storie di un passato già protagonista dell’iniziativa Toccare le leggende del 2022. Sarà anche regalato un piccolo vademecum in lingua dei segni a chi avrà partecipato alla visita. Al termine è previsto un momento conviviale per raccogliere suggerimenti allo scopo di migliorare ulteriormente l’esperienza di visita.
Altre visite, pensate appositamente per le persone sorde, saranno proposte nel mese di settembre 2023. Marta Pucciarelli, responsabile del progetto PATI per l’Istituto design della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design sottolinea come “con questa iniziativa si vuole promuovere un cambio di paradigma rispetto al concetto di “società inclusiva”, assegnando alle persone con disabilità il ruolo di attori esperti – e non destinatari – delle misure di intervento inclusive e permettendo al pubblico cosiddetto “normodotato” di imparare a conoscere e apprezzare il proprio patrimonio grazie a persone con disabilità, e non viceversa”.
Per Veronica Carmine, curatrice del Museo di Val Verzasca, la giornata di formazione del 21 maggio “è significativa per il museo che è sensibile agli aspetti sociali e inclusivi espressi anche nella nuova definizione di museo votata nel 2022 a Praga nell’ambito dell’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM-International Council of Museums”.
Patrimonio accessibile e territorio inclusivo (PATI)
È un progetto pilota della SUPSI sostenuto, nell’ambito degli itinerari culturali e naturalistici della Svizzera italiana, da Stiftung für Kunst, Kultur und Geschichte e dall’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità. Nel 2022, sempre per il progetto PATI, l’Istituto design della SUPSI e il Museo di Val Verzasca hanno collaborato al progetto Toccare le leggende: una mostra partecipata all’aperto nel nucleo delle Ca’ Nòv a Gerra Verzasca, che ha proposto una rappresentazione visuale delle leggende della valle con il ricorso a strumenti audiovisivi e un linguaggio accessibile per coinvolgere ogni tipo di pubblico.
Per i i Sordi segnanti si usa la S maiuscola.
Per maggiori informazioni
Marta Pucciarelli
Istituto design SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design
Tel. +41 58 666 62 09
[email protected]
Veronica Carmine
Museo di Val Verzasca
Tel. +41 79 800 33 84
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