All’incontro con i media erano presenti il Consigliere di Stato e Direttore del DT, Claudio Zali, il Sindaco del Comune di Losone Ivan Catarin e il Vicesindaco del Comune di Losone, nonché Vicepresidente della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese Fausto Fornera. Prima dello svolgimento della parte ufficiale, due classi di quinta elementare e una classe di prima media hanno avuto la possibilità di percorrere la nuova tratta insieme alle autorità: un momento simbolico per sottolineare come la nuova opera sia stata concepita per offrire ai cittadini – ma soprattutto agli studenti, visto che termina nei pressi degli Istituti scolastici – un percorso più sicuro e attrattivo. Per l’occasione, gli allievi della Scuola elementare di Losone hanno vissuto una giornata speciale con delle attività didattiche dedicate alla sensibilizzazione verso la mobilità lenta.
Gli allievi si sono potuti confrontare con un parkour allestito nel cortile dell’Istituto scolastico; hanno potuto incontrare l’associazione Chiandussi, impegnata nella riparazione e nel riutilizzo delle biciclette; hanno poi ripercorso la storia della bici da corsa con Passion Bike. La Polizia comunale di Losone ha inoltre fornito nozioni relative alla sicurezza sulla strada e Pedibus ha ricordato l’importanza della mobilità lenta sul percorso casa-scuola.
La nuova opera, della lunghezza complessiva di 615 metri e la cui realizzazione è stata delegata al Comune di Losone, costituisce un nuovo collegamento che si sviluppa a partire dal vecchio ponte sul fiume Maggia fino alle strutture scolastiche, in corrispondenza dell’incrocio di Via Primore e Via Saleggi. È costituita da due segmenti, che differiscono sia per tipologia che per contesto; il primo è infatti parallelo all’argine insommergibile del fiume e immerso nella natura, mentre il secondo si snoda in un contesto urbano più trafficato, in prossimità dei campi sportivi del Comune di Losone.
La costruzione della nuova tratta si è resa necessaria per la messa in sicurezza del collegamento ciclabile regionale numero 31 (Bellinzona – Locarno – Vallemaggia), dal momento che il percorso pedonale esistente in passato, posto sull’argine insommergibile del fiume Maggia, costituiva un pericolo a causa dell’assenza di un parapetto e, sempre per questo motivo, l’incrocio tra pedoni e ciclisti o tra due biciclette risultava molto difficoltoso. L’opera ha dunque avuto come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità e della percorribilità del comparto in termini di sicurezza, ma ha anche voluto migliorare l’attrattività della zona, garantendo un percorso ciclopedonale adatto a tutti gli utenti e lontano dal traffico, dalla zona industriale e dal rumore.
La ciclopista inaugurata il 28 settembre è frutto di un’efficace collaborazione tra i partner coinvolti, confermata da tempi di realizzazione rapidi, che hanno visto i lavori concludersi in meno di un anno.
L’opera si inserisce nel Programma d’Agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3) e il costo è pari a circa 1.2 milioni di franchi, il 30% dei quali finanziati dalla Confederazione e il 45% dal Cantone, mentre tutti i Comuni del Locarnese hanno partecipato con quote stabilite.