Una storia lunga 75 anni quella della Ennio Ferrari SA. Ci racconta come è nata e come è cambiata nel tempo l’azienda?
L’azienda è nata nel 1949 su iniziativa di mio padre e all’inizio si occupava principalmente di lavori in ambito ferroviario. Nei decenni seguenti ha poi allargato i campi di attività specializzandosi anche nelle opere del genio civile, forestali e di premunizione. Dall’inizio degli anni ‘80 ha iniziato a eseguire lavori in qualità di impresa generale. Da notare che la ditta dispone anche di un importante parco veicoli per i movimenti terra, oltre ad attrezzature per l’esecuzione di lavori speciali.
Negli anni ‘90 un grande impulso allo sviluppo aziendale l’ha dato la costruzione di AlpTransit, un cantiere nel quale siamo stati coinvolti direttamente e che presentava regole di controllo molto ferree (specialmente in ambito ambientale), che ci ha fatto crescere a livello qualitativo.
In seguito, abbiamo partecipato anche a importanti lavori federali legati all’Ustra. E da una decina d’anni abbiamo incrementato altre due attività. Da un lato ci siamo impegnati nel settore della pavimentazione stradale: infatti, dall’agosto 2013 è operativo il nuovo impianto per la produzione di miscele bituminose a Osogna. Dall’altro ci siamo ampliati nel mercato immobiliare.
Oggi potete contare su circa 260 collaboratori e siete una delle strutture aziendali tra le più grandi in Ticino. Tuttavia, avete ancora mantenuto lo spirito famigliare. Ci spiega questa scelta? Che cosa significa per voi essere un’azienda di famiglia?
È un aspetto a cui teniamo molto da sempre. La gestione di un’azienda di famiglia è più semplice perché, essendo proprietari io e mio fratello Massimo, possiamo avere maggiore margine di manovra nelle decisioni e capire meglio le esigenze del mercato e dei collaboratori. Quest’ultimo aspetto abbiamo sempre cercato di curarlo e infatti considero i dipendenti l’ossatura della Ennio Ferrari SA anche perché molti di loro sono con noi da diversi anni.
Lei è alla conduzione dalla ditta dal 1996. Come è cambiata l’azienda da quegli anni? In che modo siete cresciuti? Che cosa ha dato di suo alla Ennio Ferrari SA?
Proprio nel 1996, quando entrai in azienda, iniziarono i lavori legati al cantiere AlpTransit e quindi ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia in un momento particolare, contraddistinto da un grande sviluppo aziendale.
Personalmente ho portato la mia esperienza precedente, legata soprattutto al settore informatico. Avevo infatti lavorato in quel campo prima a Lugano e poi a Zurigo e ho cercato di introdurre in azienda alcuni miglioramenti informatici. Invece, per quanto riguarda l’impresa, ho fatto la mia bella e utile gavetta. Sono partito da zero e, seguendo i primi cantieri, ho imparato sul campo questo lavoro. Il tutto sempre ascoltando i preziosi consigli di mio padre che è stato il mio faro. Con il tempo ho imparato anche a dirigere l’azienda ed è stata un’esperienza entusiasmante e interessante che continua ancora oggi. Anche la situazione nella quale mi trovo ora, e cioè in qualità di coproprietario con mio fratello, è un’ulteriore esperienza che mi sta dando parecchio. E grazie anche al gioco degli scacchi, che pratico da diversi anni, cerco di risolvere i problemi che si pongono giorno dopo giorno, in modo concreto.
Negli ultimi tempi la questione energetica e ambientale è diventata fondamentale e voi, anche nella scelta dei materiali, ponete particolare attenzione a questi due ambiti. Ci può fare qualche esempio concreto in questo senso?
Sicuramente è un aspetto che cerchiamo di curare sempre di più e sul quale abbiamo una certa sensibilità. Ultimamente, infatti, abbiamo posato i pannelli fotovoltaici sul magazzino e stiamo effettuando un globale risanamento termico nei nostri uffici. Anche nelle operazioni immobiliari che realizziamo la cura dell’ambiente è un aspetto al quale diamo molta importanza. Proprio in questi mesi stiamo seguendo le varie procedure burocratiche per ottenere la Certificazione ISO 14001 che rappresenta lo standard di riferimento per le aziende che intendono seguire un efficace sistema di gestione ambientale.
Il vostro legame con il territorio è sempre stato importante. Anche nel sostenere diverse associazioni ed enti attivi in Ticino. Continuerete anche in futuro?
Sicuramente fa parte della nostra storia. Riteniamo che un’azienda non deve concentrarsi solamente sul guadagno e il profitto, ma debba anche dare qualcosa al territorio in cui opera. E con grande piacere sosteniamo le società sportive, quelle a sfondo sociale, ecc. attive nella regione e nell’intero Cantone. Siamo sempre molto presenti in questo ambito e sicuramente continueremo a farlo anche in futuro.
Allargando lo sguardo come giudica l’attuale situazione congiunturale? C’è motivo di preoccuparsi?
Diciamo che da quando sono entrato nel settore edile ho vissuto momenti positivi e altri negativi. L’importante è non scoraggiarsi e imparare dai momenti di magra, cercando di migliorare i vari processi aziendali, seguendo l’innovazione e la creatività. Mentre nei momenti più positivi bisogna imparare a trovare nuove sfide e stimoli da seguire perché è facile sedersi sugli allori.
Attualmente direi che la situazione congiunturale è abbastanza stabile. In particolare, il settore immobiliare sembra tenere la rotta grazie anche al recente abbassamento dei tassi d’interessi. Possiamo quindi concentrarci su nuove iniziative, con una buona serenità, in tutto il Cantone.
Mi dà tre termini per descrivere la Ennio Ferrari SA?
Non è semplice ridurre un’azienda in tre termini ma ci provo: direi semplicità, ottimismo e iniziativa.
Intervista a cura di:
Nicola Mazzi
Proprio nei giorni in cui abbiamo realizzato l’intervista a Nicola Ferrari, il padre e fondatore dell’azienda Ennio Ferrari è scomparso all’età di 98 anni. L’editore Fabio Sacchi e tutta la redazione è vicina a Nicola e alla famiglia e porge le più sentite condoglianze.