Prati e giardini fioriti possono essere luoghi particolarmente ricchi di biodiversità oltre che una fonte importante di nutrimento per vari insetti. Se queste aree verdi vengono però gestite in maniera intensiva, con tagli frequenti e l’uso di concimi, otteniamo l’effetto contrario: un prato all’inglese, con poche specie vegetali e alti costi di manutenzione.
Un progetto di ricerca dell’Università di Berna, cofinanziato dal Fondo nazionale svizzero (FNS), dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) e dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), nonché da vari Cantoni svizzeri, ha dimostrato che il mantenimento di una zona non falciata con possibilità di rifugio, ha effetti positivi sia sull’abbondanza sia sulla ricchezza specifica di vari gruppi di invertebrati. Ad esempio, nel contesto di un prato non falciato in cui erano state create possibilità di rifugio pari al 10-20% della superficie, il numero di ortotteri era raddoppiato.
Perché dunque non cambiare gestione dei prati e proporre una nuova tendenza benefica per l’ambiente? Grazie a una gestione diversificata, a seconda dell’utilizzo della superficie verde, si possono creare oasi di biodiversità all’interno dello spazio urbano. Tagli meno frequenti, uso limitato di acqua e fertilizzanti, evitare pesticidi e tagliaerba rumorosi, sono solo alcune delle possibili misure da applicare. I benefici per la biodiversità di prati e giardini, e anche per l’essere umano, sono molteplici: favorire gli impollinatori, aumentare la biodiversità, ridurre il calore cittadino, risparmiare tempo e denaro.
Con la Città di Bellinzona – in particolare con il Settore Servizi urbani e ambiente del Dicastero anziani e ambiente – sono state identificate delle aree verdi dove si rinuncerà a sfalci regolari e a una gestione intensiva. Siete curiosi di sapere quali sono le aree che fanno parte della campagna? Passeggiate per Bellinzona alla ricerca dei cartelloni della campagna “lasciami crescere, la natura ti ringrazia”, vi aspetta un premio a sorpresa.