Durante la stagione estiva 2024 si è assistito in Ticino a 2 annegamenti nelle acque libere. Un bagnante è morto nel lago Ceresio; si è trattato di un 83enne confederato che a causa della spossatezza non è riuscito a raggiungere la sua imbarcazione con cui era andato in mezzo al lago. L’altra vittima è un kayakista straniero di 28 anni: malgrado la sua ottima esperienza ha trovato la morte nel fiume Melezza. A questi due annegamenti si aggiunge un incidente della navigazione tra due natanti sul Verbano, incidente che ha provocato la morte di una persona nei giorni successivi in ospedale. Sul fronte degli avvenimenti gravi, ma che si sono fortunatamente risolti in modo positivo, si segnala quello che ha visto coinvolto un bimbo di tre anni a Rivera.
«Nel 2024 ha preso avvio un nuovo quadriennio di competenza della Commissione “Acque sicure” (2024-2027) – sottolinea la presidente Anna Nizzola – e siamo soddisfatti delle attività messe in campo per sensibilizzare residenti e ospiti sull’importanza di adottare comportamenti prudenti e responsabili in ogni circostanza. La chiarezza dei messaggi e l’ottima collaborazione con numerosi partner, in primis le sezioni ticinesi della Società svizzera di salvataggio (SSS), l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) e diversi Comuni, hanno contribuito a contenere al massimo gli incidenti. Anche se purtroppo non sono mancati avvenimenti gravi nei vari campi delle attività sportive sull’acqua. Questi fatti devono stimolarci a continuare la nostra azione di prevenzione a 360 gradi».
La stagione 2024 è stata più breve rispetto alle annate precedenti a causa delle cattive condizioni meteorologiche che si sono protratte sino a metà luglio. «Un anno contraddistinto anche dall’alluvione in Alta Vallemaggia che, oltre ai drammi e ai danni provocati, ha bloccato per alcune settimane le attività lungo il fiume e nel Verbano», afferma il Consigliere di Stato, Norman Gobbi. «La Commissione “Acque sicure” è chiamata per il quadriennio attuale a trovare nuovi strumenti e misure nell’ottica di migliorare la sensibilizzazione ai residenti e ai turisti, principali vittime degli annegamenti e degli infortuni gravi. Sottolineo come il Ticino si pone in controtendenza rispetto al resto della Svizzera: sul nostro territorio negli ultimi tre anni assistiamo a una costante diminuzione degli annegamenti, contrariamente a quanto avviene oltre San Gottardo».
L’impegno sarà rivolto anche alla ricerca di strategie nuove destinate ai maggiori gruppi a rischio, come i giovani tra i 15 e il 29 anni, i migranti, i canyonisti e i turisti che frequentano i torrenti Verzasca e Maggia. Tra le tante misure messe in campo, la Commissione ne sottolinea due: la prima riguarda la promozione nei lidi, con l’UPI, dei sistemi d’aiuto al galleggiamento (boe) per i bagnanti nei laghi.
La seconda conferma il lavoro svolta con i pattugliatori, che assicurano maggior sicurezza sui fiumi Maggia e Verzasca e alla Foce del Cassarate a Lugano, grazie alla collaborazione con la Città e durante alcune giornate con la collaborazione dei cani da salvataggio. Prosegue poi il sostegno al progetto “acqua amica mia” della SSS nelle scuole dell’infanzia: nel 2024 sono state 73 le classi visitate per un totale di 1’375 bambini sensibilizzati.