Accogliere gli amici nel proprio salotto, godersi il sole nel proprio giardino o vedere crescere i propri figli nella loro cameretta: tre giovani adulti su quattro sognano, un giorno, di avere un’abitazione di proprietà. Secondo uno studio sulla situazione abitativa condotto da Swiss Life a livello nazionale, il 47% delle persone acquista un’abitazione propria già tra i 30 e i 35 anni e il 27% addirittura prima dei 30 anni. Per i giovani il fatto che il sogno di un’abitazione propria presupponga un determinato capitale iniziale non rappresenta un motivo per escludere l’acquisto di una casa dalla lista dei desideri. Anzi, al contrario: sono addirittura disposti a risparmiare circa il 10% del loro reddito mensile per realizzare un giorno il sogno di avere una casa propria.
Ma cosa occorre affinché il sogno diventi realtà? Per il finanziamento dell’abitazione propria in piena libertà di scelta di principio vale la regola 20-80. Significa che occorre avere a disposizione almeno il 20% del costo d’acquisto sotto forma di capitale proprio. Il restante 80% può essere finanziato tramite un’ipoteca. Se l’importo necessario per l’acquisto dell’immobile desiderato ammonta a 800’000 franchi, il capitale proprio da apportare è pari a 160’000 franchi: un importo non indifferente per famiglie e giovani coppie. Vale quindi la pena avvalersi di un esperto. I collaboratori dell’agenzia generale Svizzera italiana di Swiss Life vantano una pluriennale esperienza nel finanziamento di immobili.
Capitale proprio dalla previdenza professionale e privata
Parlando di capitale proprio, a molti viene in mente dapprima il conto di risparmio. Tuttavia, in molti casi il patrimonio ivi accumulato non è sufficiente. Pertanto, numerose e numerosi acquirenti di immobili fanno ricorso alla cassa pensioni. I fondi della cassa pensioni possono coprire al massimo il 10% del costo d’acquisto. I modi per utilizzare il capitale di vecchiaia della cassa pensioni per il finanziamento ipotecario sono due: o lo si preleva in anticipo e lo si utilizza come denaro contante, oppure lo si costituisce in pegno. In entrambi i casi la cassa pensioni deve dare il suo consenso, cosa che di regola accade. La costituzione in pegno ha il vantaggio che l’attuale copertura assicurativa della cassa pensioni rimane invariata.
Nel caso del prelievo anticipato le casse riducono in alcuni casi le prestazioni di decesso e d’invalidità, fatto questo che occorre comunque valutare individualmente. In questo caso vale la pena tutelarsi con un’assicurazione di rischio privata. Le consulenti e i consulenti dell’agenzia generale Svizzera italiana di Swiss Life saranno felici di illustrarvi soluzioni individuali.
Anche il terzo pilastro, ossia la previdenza privata, può essere costituito in pegno o fungere da anticipo. Dal pilastro 3a, la cosiddetta previdenza vincolata, non è possibile prelevare il denaro versato fino al pensionamento. Ma vi è una grande eccezione: il denaro può essere utilizzato per finanziare la proprietà di abitazioni a uso proprio. E anche nel pilastro 3b, la previdenza libera, è possibile depositare l’importo risparmiato a titolo di garanzia per l’acquisto di un’abitazione propria.
Il percorso giusto da seguire per trasformare il sogno della casa alla casa dei sogni è individuale. Vale quindi la pena avvalersi di una consulenza completa. Le esperte e gli esperti di Swiss Life sono lieti di aiutarvi a realizzare il vostro sogno abitativo in piena libertà di scelta.
Roberto Russi,
Agente generale per la Svizzera italiana di Swiss Life
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