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Ticino Digital Business

La terza via dell’abitare: buoni partner e valore aggiunto sociale

Nella Svizzera italiana vi sono ancora pochi progetti abitativi innovativi e sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale ed economico indirizzati principalmente alla fascia media della popolazione. Potremmo incrementare la terza via dell’abitare, quella tra l’essere proprietario ed essere inquilino.

21 Giugno 2022
in TI Economy
Tempo di lettura:5 minuti di lettura
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La terza via dell’abitare: buoni partner e valore aggiunto sociale
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Questi progetti potrebbero contribuire a portare un nuovo equilibrio tra le generazioni e all’interno della società senza creare ghetti, poiché stimolano la condivisione anche di servizi per ottimizzare i costi. Potrebbero essere abbinati a progetti di comunità energetiche e/o ad attività di vario genere che porterebbero nuovi stimoli all’economia locale. In genere chi vi abita investe del suo e il tasso di sfitto tende allo zero. È importante sottolineare che questi progetti sono focalizzati sul lungo termine e garantiscono alloggi adeguati anche per le future generazioni poiché rimangono senza scopo di lucro. 

CASSI è la sezione della Svizzera italiana dell’associazione mantello delle Cooperative d’abitazione svizzera che riunisce più di 1’200 cooperative di abitazione e altri proprietari di immobili di utilità pubblica con un totale di quasi 150’000 appartamenti.

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La federazione, fondata nel 1919, è al servizio dei suoi membri che costruiscono e gestiscono alloggi di utilità pubblica a prezzi accessibili. Insieme ai suoi membri, si sforza di garantire un’adeguata offerta di alloggi a pigioni moderate, preferibilmente di cooperative d’abitazione che non sono da confondere con progetti di case sociali. 

Sono dieci le linee guida che caratterizzano le abitazioni di utilità pubblica. Di seguito ve ne presentiamo due.

Buoni partner: siamo dei validi partner per gli enti pubblici e apportiamo vantaggi alla società

La collaborazione con i committenti d’immobili d’utilità pubblica conviene, in quanto non solo offrono alloggi di alta qualità e a prezzi contenuti, ma rispondono anche alle esigenze dei partner, siano essi i Comuni, i proprietari di immobili privati o altre organizzazioni e istituzioni. Ad esempio, possono aiutare i Comuni a colmare le lacune nell’offerta di alloggi, se mancano appartamenti per famiglie o per anziani.

Le residenze con mix sociale, come pure punti di incontro di quartiere o asili nido, portano benefici che si riflettono in tutto il quartiere anche al di fuori del complesso residenziale. Gli obiettivi dei Comuni e quelli dei committenti d’immobili d’utilità pubblica combaciano per molti aspetti, è quindi possibile una collaborazione in vari settori, che va dalla qualità della vita in generale agli alloggi per gruppi specifici fino a questioni riguardanti uno sviluppo sostenibile dei quartieri e delle città. Inoltre, i committenti d’immobili d’utilità pubblica sono committenti responsabili che rafforzano attività commerciali regionali e creano posti di lavoro.

Storia – Buoni partner

“Le persone nel Comune ora vedono ciò che è possibile grazie alle cooperative d’abitazione”, Yvonne Wespi, Presidente Coopérative d’Habitation Nouveau Comté.

«Château-d’Oex è un Comune montano vodese con 3’500 abitanti. La maggior parte di loro vive in abitazioni di proprietà, gli appartamenti in affitto sono pochi – e quelli esistenti sono piuttosto costosi. I prezzi delle case sono aumentati significativamente negli ultimi anni. Nel 2012, il consiglio comunale ha quindi deciso di fondare una cooperativa d’abitazione e di cederle un terreno in diritto di superficie.

La Coopérative d’Habitation Nouveau Comté è stata fondata nel 2014 con sette soci. Oggi ne conta un centinaio, anche se il suo edificio residenziale ha solo 12 appartamenti. Il progetto avrebbe anche potuto essere affidato a una cooperativa d’abitazione esperta al di fuori della città.

Tuttavia, per il Comune era importante che la prima cooperativa fosse fondata in paese e che potesse lavorare a stretto contatto con il Comune stesso. Voleva assicurarsi che venissero creati esattamente gli alloggi che mancavano nel Comune e che gli appalti fossero assegnati nella regione. La maggior parte dei residenti include persone anziane – abitanti del posto che volevano trasferirsi in centro per potersi organizzare più facilmente. Le persone del Comune stanno ora lentamente vedendo ciò che è possibile grazie alle cooperative d’abitazione.

Ad esempio, nuove forme di abitare: io vivo con un’amica in un appartamento condiviso – le persone lo trovano molto interessante. Per me è importante permettere anche alle persone anziane di trovare nuove forme di alloggi in una regione di montagna”.

Not for profit: la nostra priorità è il valore aggiunto sociale e non il profitto

Le cooperative d’abitazione e altri committenti di immobili di utilità pubblica sono organizzazioni senza scopo di lucro. Non vogliono trarre profitto dalle loro proprietà, perché considerano che l’alloggio sia un diritto fondamentale e quindi non sia giusto ricavarne una rendita eccessiva. Per i committenti di immobili di utilità pubblica, l’attenzione è focalizzata sulla persona, non sul profitto.

Mettono a disposizione dei loro soci alloggi a prezzi che coprono solo i costi effettivi e rinunciano deliberatamente ad affittarli a scopo di lucro. Gran parte del lavoro nelle amministrazioni e nei complessi residenziali è svolto su base volontaria.

Questo non significa che le cooperative di abitazione risparmino a scapito della qualità. Al contrario: proprio per il fatto che non mirano al profitto a breve termine, possono investire in costruzioni sostenibili e in servizi sociali. I terreni e gli edifici dei committenti di immobili di utilità pubblica sono protetti dalla speculazione e non possono essere venduti ad un prezzo più alto in futuro.

Storia – Not for profit

“La durabilità è il vero vantaggio dell’approccio non profit”, Ivo Balmer, Presidente della cooperativa Mietshäuser Syndikat.

“Trenta persone avrebbero perso il loro alloggio a prezzi accessibili. E gli edifici storici della Mattenstrasse sarebbero stati demoliti. Ma alla fine siamo riusciti ad evitarlo, acquistando l’immobile, cosa che mi rende felice ancora oggi. Il nostro obiettivo non è quello di ottenere un profitto. Vogliamo proteggere dalla speculazione il maggior numero possibile di proprietà, acquistandole e affittandole a condizioni eque.

Sfortunatamente, a causa della grande domanda, gli immobili diventano oggetti di speculazione attrattivi e vengono spesso venduti di continuo a prezzi gonfiati. È qui che entrano in gioco le cooperative di costruzione. Per poter acquistare delle case abbiamo bisogno di proprietari che condividono l’idea del non profit.

Ognuno ha nelle proprie mani il destino del proprio immobile. Molti proprietari sono molto legati emotivamente al proprio immobile. Ci tengono molto che i contratti d’affitto siano corretti e a lungo termine. Ma se vendono ad un prezzo molto alto, tutto questo viene rimesso in gioco. Quindi molti preferiscono vendere a organizzazioni senza scopo di lucro. Il modello cooperativo garantisce a lungo termine che le proprietà non andranno a finire nel mercato della speculazione. Questo è il vero vantaggio dell’approccio non profit.”

www.cassi.ch | www.diecilineeguida.ch

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