La guerra in Ucraina continua senza sosta e questo sta provocando – oltre alle migliaia di vittime – anche molti problemi energetici all’Europa, in primis a Germania e Italia, ma la Svizzera non può sentirsi al sicuro. Anche se non dipendiamo dal gas russo in modo importante non siamo autosufficienti.
E allora che fare?
Sicuramente si può risparmiare e, come ci dice anche il sindaco di Locarno Alain Scherrer in un’intervista esclusiva, anche i Comuni possono dare una mano ed essere un esempio per tutti. È quindi probabile che alcune illuminazioni cittadine saranno sacrificate e magari anche le tradizionali luci natalizie meno presenti.
Anche il Cantone ha di recente diramato una serie di misure per combattere lo spreco d’energia negli edifici pubblici. Il Governo ha anche chiesto ai Municipi di tutti i Comuni ticinesi di valutare misure analoghe, ricordando che «gli enti pubblici sono tenuti ad assumere un ruolo esemplare in questa campagna di risparmio energetico, come per tutte le politiche che mirano a promuovere la sostenibilità”.
Per fortuna anche la Confederazione, seppur in misura limitata, si sta muovendo nella giusta direzione. Ne parliamo in un articolo che potrete trovare in questo numero.
Grazie al suo sostegno finanziario e tramite il programma di incentivi “alledin.ch”, per la sostituzione delle vecchie ed inefficienti lampade alogene a stelo con una nuova lampada a LED si può beneficiare di un contributo del 25% dei costi (per un massimo di 100 CHF). Basta inviare un paio di foto e riceverete l’incentivo.
Ma su questo numero parliamo anche di altri temi. Come dei costi sanitari, che sono in continuo aumento, e della proposta dei direttori delle scuole medie per superare i livelli A e B. Un sistema ormai desueto e discriminante. Una proposta che parte appunto dal basso e sta prendendo forma. Vedremo se sarà la volta buona.