Introduzione
Sul territorio del comune di Giornico, sfruttando parte del sedime che ospitava l’acciaieria Monteforno chiusa nel 1995, è sorto questo importante centro di controllo destinato al traffico pesante diretto a nord. Un fondamentale elemento volto a migliorare la sicurezza relativa al transito veicolare attraverso le Alpi mediante un miglior controllo dei veicoli pesanti. L’infrastruttura, che occupa complessivamente 170’000 mq, ha richiesto la realizzazione di uno svincolo sul tratto autostradale A2 che non solo garantisce l’accesso al centro di controllo ma meglio collega la bassa Leventina alla rete viaria nazionale.
In questa struttura risulteranno occupate permanentemente ca. 50 persone tra agenti di polizia e ausiliari, il che rappresenta un interessante indotto occupazionale per la valle. Lo scopo principale di questa infrastruttura resta tuttavia quello di poter garantire un controllo sistematico e razionale relativo al traffico pesante diretto verso nord permettendo lo stazionamento, in casi particolari, e il dosaggio dei TIR.
Tutto ciò in un contesto adeguato evitando cioè le lunghe colonne di automezzi stazionati sulla corsia autostradale d’emergenza; colonne certo poco consone ai tempi che corrono soprattutto sotto il profilo della sicurezza ma non solo, di fatto gli autotrasportatori non saranno più costretti a trascorrere nelle loro cabine lunghi periodi in condizioni certamente poco dignitose dal profilo igienico come pure ambientale.
L’Ufficio federale delle strade USTRA, dopo aver realizzato un centro simile ad Erstfeld nel 2009 e uno a Roveredo nel 2020, ha potuto concretizzare anche quest’ultimo progetto – il più importante in Svizzera – non privo di ostacoli da superare soprattutto dal punto di vista ambientale (numerosi quesiti legati alla bonifica del terreno) e procedurale. Il ruolo del Cantone, nello sbloccare la situazione, è stato certamente determinante.
Di fatto il 2 dicembre 2022 questa importante infrastruttura è stata inaugurata permettendo da subito una gestione razionale relativa a tutte le procedure legate al controllo del traffico pesante consentendo un miglioramento inerente la sicurezza complessiva del percorso stradale attraverso le Alpi.
L’auspicato spostamento del trasporto merci dalla strada alla rotaia si sta concretizzando, tuttavia molto lentamente ragion per cui risulta importante veicolare questo flusso con la massima sicurezza.
Il traffico pesante viene monitorato sull’autostrada A2 e, a campione, dirottato sul CCVP dove si procede con controlli mirati e/o al dosaggio del flusso grazie al metodo denominato “contagocce” in condizioni di sicurezza. La struttura è pertanto composta da enormi piazzali multifunzionali e sostanzialmente tre stabili principali.
L’Edificio 1 rappresenta lo stabile più importante (principale), l’Edificio 2 costituisce una vera e propria officina di controllo destinata ai veicoli pesanti mentre l’Edificio 3 è adibito ad area di posteggio coperta in caso di permanenza prolungata. L’Edificio 1 rappresenta un enorme portale in calcestruzzo gettato in opera con rivestimento metallico che ospita gran parte delle attività amministrative e di smistamento dei veicoli. Gli Edifici 2 e 3, che ospitano controlli approfonditi fungendo nel contempo da deposito/magazzino, sono realizzati in carpenteria metallica classica con rivestimento metallico.
EDIFICIO 1
Parliamo indubbiamente dell’edificio principale per quanto riguarda contenuti ma anche dimensioni. Realizzato in calcestruzzo gettato in opera risulta completamente rivestito con elementi metallici di facciata e di controsoffitto. Sotto questo portale, che contiene nella sua parte superiore gli spazi amministrativi, vengono indirizzati i vari veicoli pesanti in transito. Le diverse corsie vengono gestite grazie all’ausilio di sette caselli che ospitano l’importante attrezzatura informatica d’appoggio ai funzionari per il disbrigo delle pratiche. La maggior parte delle procedure amministrative si avvale di supporti informatizzati e questo, anche se in misura minore, riguarda anche la parte tecnica.
In riferimento a questo stabile le Officine Ghidoni SA di Riazzino hanno realizzato il rivestimento completo delle facciate, oltre a imbotti, serramentistica, controsoffitto, pensiline delle entrate, parapetti e corrimani per le scale interne ed esterne.
Per quanto riguarda i caselli sono per contro state realizzate: struttura portante completa di serramenti, isolazioni, impermeabilizzazioni e relativo rivestimento interno ed esterno. Particolarmente curati i dettagli costruttivi e i colori impiegati, che permettono un approccio anche visivo agli utilizzatori. I caselli, vista la specificità d’utilizzo e la ridotta dimensione, hanno richiesto la risoluzione di molteplici dettagli relativi a vari aspetti: dall’informatica all’illuminazione, dalla ventilazione all’estetica passando dalle finiture. Un lavoro molto particolareggiato necessario per poter rendere questa struttura estremamente funzionale e allo stesso tempo accogliente. Eseguito anche un portale-segnaletica e telai per il fissaggio dei monitor/laserscanner.
EDIFICIO 2 + 3
La funzione dei due stabili è certamente diversa tuttavia il concetto costruttivo è simile. Si tratta di una platea in calcestruzzo e di muri perimetrali di contenimento alti 1.20 metri sui quali è stata fissata la struttura portante in acciaio. La stessa è formata da profili ad anima piena che costituiscono le colonne sulle quali poggiano le travi principali, queste ultime portano quelle secondarie.
L’orditura di facciata e la necessaria controventatura completano la parte strutturale zincata interamente a bagno. La copertura è stata eseguita con lamiere grecate portanti. Il rivestimento esterno è ottenuto in parte grazie a pannelli sandwich sistema Carrier Montana, in parte con isolazione lana minerale, mensole thermo, membrana tipo Stamisol Advanced, intercapedine ventilata e lamiera esterna forata ondulata. Le porte veicolari sono di tipo sezionale.
Per questi due edifici sono stati eseguiti imbotti, serramenti finestre/porte, soglie portoni, scale esterne, scale a pioli accesso fosse, parapetti soppalco/scale, corrimani scale, barriera basculante soppalco e pareti divisorie interne con serramenti.
CONCLUSIONE
Per le Officine Ghidoni si è trattato di un progetto abbastanza classico caratterizzato tuttavia, soprattutto per ciò che concerne l’Edificio 1 e i caselli, da una risoluzione adeguata contraddistinta da un’elevata precisione relativa ai molteplici dettagli; tutto ciò tenuto conto soprattutto delle differenze di tolleranza tra la facciata metallica e la struttura in calcestruzzo, dettaglio che ha richiesto un importante adattamento.
Lo standard di costruzione Minergie-P relativo all’edificio principale ha richiesto soluzioni sofisticate anche dal profilo dell’ermeticità e dell’isolazione termica di dettaglio.
Ing. Claudio Manna
Officine Ghidoni SA