Lo schermo mostra una mezza dozzina di tubazioni che corrono lungo il soffitto, seguono il corso del condotto d’areazione con un’elegante curva e terminano presso un punto di presa. «Ecco il progetto,» afferma Alexander Müller, consulente specialistico Gestione immobili presso la Nussbaum, «e questa è la realizzazione.» Indica l’impianto di acqua potabile sul soffitto del piano. Lo sguardo si sposta continuamente tra la rappresentazione digitale e l’impianto finito senza quasi notare differenze. Sebbene nel programma CAD le pareti siano rappresentate come superfici grigie mentre nel cantiere sono realizzate in calcestruzzo massiccio, l’impianto corrisponde perfettamente al progetto, compresi tutti i punti di fissaggio.
Dietro questo lavoro di precisione si cela un ingegnoso modello di dati. O, per meglio dire, due. Il calcolo della progettazione BIM (Building Information Modeling) per l’intera nuova costruzione è stato effettuato dall’azienda Schmutz + Partner AG (Basilea/Olten). Su questa base l’azienda Müller Wüst AG (Kölliken) ha elaborato un modello per l’impianto tecnico per l’edilizia che comprende tutte le condutture per le installazioni della tecnica idrosanitaria e del riscaldamento nonché le parti dei punti di fissaggio. «Grazie a questo modello abbiamo potuto definire tutte le sezioni dei tubi, i pezzi speciali e i fitting e trasmettere questi dati alla Nussbaum» spiega il Direttore Stefan Wüst.
I componenti sono stati successivamente prefabbricati presso lo stabilimento della Nussbaum di Trimbach. Tutti i segmenti dei tubi sono stati prodotti con precisione millimetrica da stanghe di 6 metri e poi dotati di cappucci di protezione, contrassegnati e preparati specificamente per la zona dell’edificio a cui erano destinati.
Per garantire l’accuratezza dell’assegnazione, tutti i pezzi di tubo o i fitting riportano un’etichetta Optipress Individual con dati precisi provenienti dal modello di dati BIM. Un’ottimizzazione garantisce che il taglio non produca in pratica alcun residuo di tubo. Uno speciale algoritmo combina poi le singole sezioni di tubo in modo tale che sia sempre possibile utilizzare l’intera lunghezza delle stanghe. La realizzazione dei 2,1 chilometri di condutture necessarie ha dunque generato uno scarto minimo. In questo modo la prefabbricazione su misura non solo permette un montaggio efficiente, riduce anche al minimo il consumo di risorse nell’industria edile. Come affermato da Alexander Müller, la riduzione del materiale residuo è da tempo parte integrante della strategia ambientale della Nussbaum.
«Per noi questo servizio è stato estremamente comodo: nessuna necessità di tagliare i componenti a misura e quindi nessuna lunghezza in eccesso e niente residui di tubo né in officina né in cantiere» evidenzia Michael Hager, Direttore dell’azienda Studer AG (Langenthal). Anziché progetti su carta, il team di installatori ha utilizzato un laptop. «Tutti devono lavorare con lo stesso stato dei dati. Ha funzionato davvero bene. L’oggetto finito mi piace molto» afferma Salomé Jäggi, capo team presso Schmutz + Partner AG nonché responsabile del modello di dati BIM.
La prefabbricazione accurata ha reso più semplice anche la realizzazione dell’impianto di riscaldamento, effettuata esclusivamente con Optipress-Therm della Nussbaum all’infuori della centrale.
La distribuzione del calore e il collegamento degli elementi radianti a soffitto e dei radiatori hanno potuto così essere attuati in modo rapido, efficiente e affidabile. «Impieghiamo da anni il sistema Optipress-Therm e ne siamo stati estremamente soddisfatti anche per questo progetto. Il taglio a misura si è rivelato molto pratico per il nostro team. Posso senza dubbio consigliare la prefabbricazione e sono certo che questa modalità di produzione sia destinata ad affermarsi nel nostro settore» afferma Markus Vogel, Responsabile del reparto riscaldamento presso Kämpfer AG (Othmarsingen).
Questo progetto, perfettamente riuscito, soddisfa non solo per chi vi ha preso parte, a beneficiarne sono anche tantissimi professionisti che ora con l’edificio di Lostorf dispongono di un oggetto di apprendimento tangibile. «Dopo la parte teorica sulla progettazione digitale, qui è possibile recarsi nel seminterrato con il tablet e confrontare il modello con l’impianto realizzato. Questa vicinanza tra teoria e pratica è unica nel suo genere. La Nussbaum è stata un partner e uno sponsor eccezionale per questo progetto, cosa che apprezziamo tantissimo» sottolinea Christoph Schaer, Direttore di suissetec.
Un edificio come oggetto formativo
La nuova costruzione presso il Campus suissetec a Lostorf è stata inaugurata nel 2024. Nei suoi ampi padiglioni tecniche e tecnici di immobili imparano a pressare un fitting, a mettere in servizio un boiler o a montare un modulo FV. Assumono un posto del tutto particolare la progettazione e la costruzione digitali. La nuova costruzione è stata infatti progettata e costruita in base ai principi e al metodo BIM (Building Information Modeling).
Anche l’impiantistica è stata progettata con l’ausilio di un modello digitale e successivamente realizzata esattamente come da progetto. La perfetta corrispondenza tra mondo digitale e mondo analogico rende l’edificio un oggetto dimostrativo per le lezioni.
Apprendiste e apprendisti, progettiste/progettisti e installatrici/installatori di impianti idrosanitari possono ad esempio studiare le planimetrie digitali dell’impianto di acqua potabile per poi replicare la realizzazione 1:1 sulla base del sistema Optipress della Nussbaum.