Come reagite quando un(a) dipendente bussa alla vostra porta con il desiderio di seguire una formazione continua?
AK: Sono sempre favorevole. Partecipiamo persino ai costi dei cicli di studio pluriennali e di assenze dal 20 al 30% dal posto di lavoro. Se, come azienda, non sosteniamo la formazione continua del nostro personale, ci ritroveremmo presto tra le fila dei perdenti. Le esigenze nella costruzione di tetti e facciate aumentano costantemente, soprattutto nell’ambito della progettazione. Il boom del solare ha ulteriormente intensificato questa situazione. Abbiamo bisogno di specialisti che siano aggiornati. A ciò si aggiunge il fatto che una formazione continua rafforza la motivazione dei dipendenti e la loro voglia di svolgere la professione.
PF: Condivido quest’opinione. Sono un sostenitore dell’apprendimento permanente. La partecipazione ai corsi di formazione continua allarga gli orizzonti. Si imparano a conoscere nuovi temi, nuove persone, si acquisiscono maturità e competenza sociale nonché una sana fiducia in se stessi. Queste sono qualità importanti per interagire con i collaboratori che svolgono compiti di conduzione.
Il desiderio di formazione continua viene per lo più dai dipendenti o siete voi a darne l’impulso?
AK: Vi sono entrambi i casi. Per me è importante che la formazione continua faccia parte della nostra cultura aziendale. È così che già motiviamo gli apprendisti a partecipare agli SwissSkills. Anche se non si tratta di un evento di perfezionamento professionale, permette comunque ai partecipanti di fare esperienze e di mettersi alla prova. Negli ultimi anni, i nostri apprendisti hanno ottenuto grandi successi agli SwissSkills e ai campionati mondiali delle professioni. Questo rafforza anche il loro orgoglio professionale e ha un effetto stimolante.
PF: Anche noi ci attiviamo nei confronti dei nostri dipendenti e spingiamo il tema della formazione continua a tutti i livelli, sia tra i quadri che tra gli artigiani. Attualmente, gli sviluppi tecnici e normativi nell’ambito della tecnica della costruzione sono in rapidissima evoluzione. Né i dipendenti né l’azienda possono permettersi di trascurare questa realtà.
Non temete che i dipendenti, dopo la formazione, passino a un concorrente o cambino il settore?
PF: Questo rischio esiste sempre, dato che i dipendenti non mi appartengono, per cui possono decidere liberamente. Finora ho però fatto quasi solo esperienze positive. Le persone apprezzano di essere sostenute e lo ripagano con impegno e lealtà.
AK: Questo coincide con la mia esperienza. Con una buona cultura della formazione, tra l’altro, si possono anche attrarre nuovi collaboratori. Nel frattempo, si è sparsa la voce che la nostra ditta sostiene le formazioni continue. Le persone vengono a bussare alla nostra porta, perché sanno che possono frequentare dei corsi e mettere in pratica nella nostra azienda le competenze appena apprese, ad esempio nella progettazione o nell’installazione di impianti solari.
Sostenete la formazione anche finanziariamente?
PF: Una parte dei costi è pagata dall’associazione suissetec tramite i contributi sociali, mentre per i corsi con esame federale, la Confederazione si assume la metà dei costi. Alcuni cantoni sostengono i partecipanti mediante tasse di partecipazione ridotte. Ci accolliamo in ogni caso il 50% dei costi rimanenti. E, se necessario, offriamo dei prestiti senza interessi che possono essere rimborsati a scaglioni.
AK: Grazie al sostegno dello Stato e al rimborso derivante dal contributo professionale e delle spese di applicazione, le tasse scolastiche sono coperte quasi integralmente. Questo crea degli incentivi per iniziare una formazione continua, senza che i dipendenti debbano accollarsi un grosso onere finanziario.
Nella vostra azienda, il tempo di formazione è parificato al tempo di lavoro?
PF: Sovente, i corsi si svolgono di sera e nei fine settimana. Se i corsi si tengono durante l’orario di lavoro e un dipendente, in questo periodo, lavora da noi solo all’80%, gli paghiamo un salario del 90%. Le ore rimanenti (10%) può compensarle con una parte delle ferie o con ore di lavoro straordinarie. Possono anche confluire nel conto delle ore di lavoro in meno, che saranno poi compensate con del lavoro svolto dopo aver completato con successo la formazione continua. Nel caso di buone prestazioni, siamo anche propensi a rinunciare a qualche ora, di regola fino a 80 ore.
AK: Secondo il CCL, i nostri collaboratori hanno diritto a tre giorni di formazione all’anno. Per formazioni continue di durata superiore, concordiamo la retribuzione delle ore perse sempre individualmente.
La vostra azienda organizza anche corsi di formazione continua interni?
PF: In azienda abbiamo un formatore a tempo pieno, che non si limita a formare solo gli apprendisti, ma aiuta anche i collaboratori che seguono una formazione continua. Inoltre, il nostro formatore partecipa regolarmente a seminari, ad esempio sulle nuove norme, e trasmette poi queste conoscenze al personale. Nel reparto addetto ai risanamenti, tutti i capiprogetto conoscono le prescrizioni e gli aiuti finanziari attuali. Nella Svizzera centrale, la nostra azienda esegue ogni anno circa 120 risanamenti di impianti di riscaldamento. Qui è indispensabile avere una buona visione d’insieme delle differenti leggi cantonali.
AK: Anche noi organizziamo ogni anno dei corsi di formazione continua interni per il personale. In molti casi, la partecipazione è comprovata da un certificato. I certificati sono importanti non solo per i collaboratori, bensì fanno anche risaltare la nostra ditta dalla concorrenza. Oltre ai corsi interni ed esterni, i nostri dipendenti partecipano a eventi informativi. Recentemente, ad esempio, i nostri quadri sono stati presso il Dipartimento dell’Energia del Canton Turgovia, per informarsi sulle ultime modifiche in materia di programmi d’incentivazione. Il personale qualificato è la chiave del successo dell’azienda. Per questo motivo riteniamo che la formazione continua permanente sia una questione centrale.
SvizzeraEnergia facilita la ricerca della giusta formazione continua nei settori dell’efficienza energetica, della sufficienza energetica e delle energie rinnovabili con una panoramica ben strutturata delle varie offerte sul sito web di SvizzeraEnergia. Sono elencate le offerte delle scuole universitarie professionali e delle università, i cicli di studio della formazione professionale superiore nonché le offerte di formazione continua (corsi) dei cantoni e di altre organizzazioni:
www.svizzeraenergia.ch/formazione/offerte-di-perfezionamento-professionale/
L’energia solare e il fotovoltaico sono sulla bocca di tutti e sono in piena espansione anche in Svizzera: un corso di aggiornamento o di approfondimento nel campo del solare è quindi una scelta ovvia per i tecnici della costruzione – se non ora, quando? Rovistate fra le varie offerte di suissetec e iscrivete voi stessi e i vostri collaboratori a una formazione continua con prospettive solari.
Solarteur® – suissetec:
Capoprogetto montaggio solare – suissetec:
suissetec.ch/projektleiter-in-solarmontage.html
Installatore/trice di impianti fotovoltaici – suissetec:
suissetec.ch/photovoltaik-installateur-in.html
Gli intervistati
Andreas Kuster è titolare e direttore della A. Kuster AG. L’azienda, con sede a Weinfelden (TG), è attiva nel campo delle coperture tetti, della costruzione di facciate, delle opere da lattoniere e del montaggio di impianti solari e occupa 40 collaboratori.
Patrick Frank è contitolare e direttore della GUT AG Gebäudetechnik. La ditta dispone di cinque sedi nella Svizzera centrale e conta 130 collaboratori, tra cui 19 apprendisti. Patrick Frank è anche impegnato quale presidente nella sezione Svizzera centrale di suissetec.
Intervista messa a disposizione da SvizzeraEnergia nell’ambito della campagna «Offensiva formativa del settore degli edifici»:
www.svizzeraenergia.ch/formazione/offensiva-formativa-edifici/
Anche nel campo della formazione non formale, suissetec offre un’ampia gamma di seminari e corsi: