La Carrosserie Hess AG, con sede a Bellach nel Canton Soletta, ha vinto il concorso pubblico internazionale per dotare la TPL di Lugano di questi nuovi bus articolati elettrici, che inizieranno a circolare sulla Linea 5, insieme all’installazione delle rispettive stazioni di ricarica.
Grazie alla determinazione di TPL, sostenuta dalla Città di Lugano, il Cantone, nella veste del Dipartimento del territorio, ha dato luce verde a quest’operazione, perseguendo da tempo una strategia incentrata sul risparmio e sull’efficienza energetici e sulla conversione dal fossile al rinnovabile.
Anche nei Comuni toccati dalla Linea 5 (Cadempino, Lamone, Manno, Massagno, Savosa e Vezia) i rispettivi Consigli comunali hanno approvato all’unanimità sia l’idea sia il finanziamento, riuscendo così a concretizzare un progetto di cui si parlava da molti anni.
Piena soddisfazione è stata espressa dal municipale di Lugano, nonché presidente del CdA di TPL SA on. Filippo Lombardi, che ha ribadito come la tecnologia adottata dai futuri nuovi articolati sia una prima a livello cantonale, basata su un sistema di ricarica rapida tramite uno speciale pantografo (OPPCharge) che permetterà di abbattere le odierne 845 tonnellate di CO2 emesse all’anno dai bus che circolano ora lungo questo tragitto lungo oltre 16 km (andata e ritorno) e con un dislivello massimo di 117 metri.
Caratteristiche generali e tecniche dei nuovi bus e delle stazioni di ricarica
Il direttore di TPL, ing. Roberto Ferroni, ha sottolineato che da un decennio si sta lavorando a questo progetto di conversione del trasporto pubblico, che non solo ridurrà l’inquinamento acustico, ma offrirà anche maggiore comfort sia per i passeggeri sia per il personale di guida, grazie all’adozione di mezzi più silenziosi e a zero emissioni. Un vero beneficio per gli utenti di TPL, il cui numero è in costante aumento anche grazie all’estensione degli orari di circolazione e l’incremento della frequenza delle corse.
I nuovi otto articolati dell’azienda Svizzera saranno lunghi 18,7 metri e potranno trasportare 146 passeggeri; per garantirne l’autonomia saranno installate tre stazioni di ricarica: una al deposito di Pregassona, una al capolinea a Manno e una con scopo di ridondanza alla Cappella due Mani a Massagno. I costi di acquisto di questi mezzi a trazione elettrica sono superiori rispetto ai bus a diesel o a motore ibrido, ma va detto che le spese operative, di manutenzione, insieme alle esternalità positive all’ambiente, ripagano l’investimento effettuato che supera i 9 milioni di franchi per gli otto articolati e le tre stazioni di ricarica, importo in parte sovvenzionato dalla Fondazione Klik grazie alla partecipazione al programma MyClimate.
Partnership con AIL per il processo di conversione elettrica
In merito all’avanzamento del progetto, il capo Dicastero dello sviluppo territoriale on. Filippo Lombardi, grazie alla collaborazione con AIL, prevede già una possibile estensione di elettrificazione di altre linee, come la linea 3, instaurando anche nuove collaborazioni con le altre aziende di trasporto pubblico, in vista della futura rete tram-treno che unirà il centro della città con il Malcantone e la valle del Vedeggio, accorciando notevolmente i tempi di percorrenza.
È musica del futuro (almeno 8 anni) ma – considerando la complessità di queste operazioni di conversione – la TPL è già proiettata e si sta chinando anche su questo progetto.