La sedicesima Conferenza cantonale della cultura (CCCult) si è tenuta giovedì 5 ottobre 2023, a Bellinzona; la prima presieduta dalla Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti.
Il cambiamento di presidenza ha fornito l’occasione per valutare l’operato di questo gremio e in particolare far emergere le proposte volte a migliorarne le attività. La discussione ha coinvolto tutti i rappresentanti che hanno fornito una serie di suggestioni relative agli equilibri tra le declinazioni politiche e quelle operative; all’apertura degli incontri a esperti e media, o ancora all’elaborazione di un regolamento specifico che possa confermare e consolidare le attività della Conferenza.
Il secondo punto all’ordine del giorno ha permesso di rilevare un tema d’attualità, ovvero gli spazi per la produzione e l’espressione culturale indipendente. Grazie alla condivisione delle esperienze maturate nelle diverse realtà urbane cantonali, si è rilevata l’importanza di questa offerta. Per capire meglio quanti e quali spazi ed esperienze sono attive sul territorio, l’Osservatorio culturale avvierà a inizio 2024 un’indagine che cercherà di stimolare una migliore conoscenza di questa realtà.
Tony Burgener, vice presidente dell’associazione Capitale Culturale Svizzera, ha poi concluso i lavori presentando il progetto omonimo che porterà a designare anche in Svizzera, a partire dal 2027, una capitale culturale ogni tre anni. La prima città a godere di questo titolo sarà La Chaux-de-Fonds, e la proposta di Burgener è di valutare una candidatura ticinese per il 2030.
La Conferenza riunisce i rappresentanti degli enti preposti al sostegno della cultura: gli incontri servono a confrontarsi, coordinare indirizzi e a stimolare un’offerta culturale differenziata e di qualità su tutto il territorio ticinese.
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