Dopo più di cento anni, a fine marzo 2021, presso l’impianto di incenerimento dei rifiuti di Josefstrasse, centrale che alimentava la rete di teleriscaldamento di Zurigo Ovest, è stata bruciata l’ultima tonnellata di rifiuti. Oggi l’acqua calda per la zona di teleriscaldamento di Zurigo Ovest viene prodotta nell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Hagenholz e fornita attraverso la nuova condotta di collegamento. La funzione della torre, alta 90 metri, è stata adeguata anche in relazione alla nuova regolamentazione relativa alla sicurezza aerea. Durante le fredde giornate invernali e durante i periodi con elevato fabbisogno energetico di fatto la centrale di Josefstrasse, grazie alle nuove tecnologie, continuerà a essere utilizzata come centrale di rinforzo.
In seguito a questo riassetto, il rivestimento esterno della struttura ha assunto un aspetto più fresco grazie alla riverniciatura rossa e bianca. Unitamente alla nuova corona di vetro (cornice del camino), la torre di questa importante infrastruttura urbana è diventata il nuovo simbolo di questo ex-quartiere industriale.
La torre non è l’unico elemento ad essere stato rinnovato. Dopo aver vinto un concorso di progettazione lo studio Graber Pulver Architekten AG ha trasformato l’ex impianto di riciclaggio dei rifiuti in un nuovo centro energetico. Alcuni componenti, come il seminterrato, le singole pareti e il camino, sono stati integrati nella nuova sede e completati con nuove componenti. Grazie alla nuova facciata, anch’essa realizzata in vetro profilato, gli elementi si presentano come un nuovo tutt’uno.
La progettazione dettagliata, la realizzazione e il montaggio della corona e della facciata è stata affidata alla Blaser Metallbau AG di Andelfingen.
Un elemento in grado di catturare l’attenzione
La corona del camino, di forma cilindrica, presenta un diametro esterno di 10,6 metri e un’altezza di 4,3 metri. Raggiunge circa 14 tonnellate di peso sul gancio della gru. La struttura, con la sua passerella, viene utilizzata esclusivamente per la manutenzione interna e le riparazioni. Rende inoltre la sommità della torre un elemento distintivo dal punto di vista visivo.
La struttura portante primaria è costituita da due anelli esterni e due interni in profili laminati rivestiti in lamiera. Gli anelli interni ed esterni sono collegati da profili orizzontali saldati e costituiscono la base per la superficie di calpestio rispettivamente per l’anello di copertura della passerella di manutenzione. Questa superficie di calpestio circonferenziale continua è rivestita con lamiera striata. All’interno sono montati parapetti industriali. Le vetrate, ben visibili dall’esterno e dal basso, sono costituite da lastre di vetro profilato Linit dell’azienda Lamberts unite saldamente. Il loro aspetto verde-azzurro cambia continuamente, ciò è dovuto alla forma cilindrica e ai diversi angoli di incidenza della luce.
La corona del tetto è mantenuta in posizione grazie a mensole di inserimento verticali, realizzate con profili HEB, innestate nella parete interna del camino. Il carico viene distribuito da un lato tramite staffe di supporto saldate alle suddette mensole di inserimento e dall’altro tramite ancoraggi a iniezione orizzontali inseriti nella parete del camino.
La struttura in acciaio è concepita come una costruzione composta da più parti saldate. I singoli segmenti sono stati avvitati in loco dal team di montaggio della Blaser Metallbau AG. L’inserimento del vetro, dei rivestimenti in lamiera e l’assemblaggio del parapetto sono stati eseguiti direttamente in loco a terra.
Valutazioni di rischio relative a un vetro ESG a 90 metri dal suolo
Il vetro temperato ESG, specificato a suo tempo nel bando di concorso, non rispondeva più ai nuovi requisiti relativi alle valutazioni dei rischi, introdotte il 21 dicembre 2021 da Metaltec Suisse, SIGAB e altre associazioni di categoria svizzere. La capacità di carico residua richiesta non era garantita, circostanza che alimentava il rischio per cui, in caso di rottura del vetro – dovuta ad esempio a causa dell’impatto di un uccello o di una rottura spontanea – le persone nelle vicinanze della torre potessero di fatto subire lesioni.
La valutazione del rischio tiene conto della superficie di un singolo vetro e della sua altezza rispetto al suolo. Inoltre, le aree di passaggio sono classificate in diverse categorie (da 0 a IIII) in base alla densità del movimento delle persone.
Nel caso specifico, per l’edificio in questione è stata considerata una zona di passaggio di categoria I. Questo implicava l’utilizzo di vetri temperati ESG fino a un’altezza massima dal suolo pari a 45 metri. Di conseguenza, i responsabili del progetto hanno optato per il vetro profilato Linit della ditta Lamberts, trattato con una pellicola aggiuntiva e un altro strato di vetro nella parte centrale garantendo di fatto un vetro di sicurezza stratificato. I lati sono rimasti nella versione ESG.
Montaggio grazie a una gru pneumatica fra le più grandi d’Europa
«Con il montaggio dell’anello del camino, il nostro team ha dovuto affrontare una sfida molto particolare e insolita», spiega Daniel Vonrüti, comproprietario e CEO della divisione Vendita & Tecnica della Blaser Metallbau AG. «Altezza e peso – ha continuato Vonrüti – rappresentavano i parametri chiave da tenere in considerazione. Con 14 tonnellate, troppo pesanti per l’elicottero, e un’altezza di sollevamento oltre i 90 metri, troppo alta per la maggior parte delle gru, abbiamo trovato comunque una soluzione ideale grazie all’impiego di una delle gru pneumatiche più grandi d’Europa. Era inoltre necessario rispettare un allineamento preciso, corrispondente ai punti cardinali.
Dopo il montaggio della struttura e dei vetri eseguito a terra, è stata assemblata la gigantesca gru. Ciò a sua volta implicava l’utilizzo di una seconda gru pneumatica più leggera oltre a sei autoarticolati con accessori per la gru. L’operazione di sollevamento e posizionamento vera e propria è durata unicamente 30 minuti. A ciò ha fatto seguito l’ancoraggio alla parete del camino».
Una volta smantellate le impalcature, hanno fatto la loro comparsa anche i nuovi colori rosso e bianco e, nella sua nuova veste, la torre sembra effettivamente rappresentare il punto di riferimento dell’ex quartiere industriale.
Contributi:
Redazione Metall AM Suisse
www.metallonline.ch
Foto:
Blaser Metallbau AG
Traduzione:
AM Suisse Ticino,
Gordola